A dare la notizia su Instagram Alexandria Jones, figlia di Bowie e della moglie Iman: «Ci mancherai, riposa in pace». Il cucciolo era affetto da eterocromia

Addio a Max, l’amato cagnolino di David Bowie. A dare la notizia su Instagram (@p0odle_) è stata Alexandria Zahra Jones, figlia del Duca Bianco (scomparso a 69 anni, il 10 gennaio 2016) e di Iman, moglie del musicista dal 1992. Il cagnolino era stato regalato alle due donne proprio da Bowie. «Addio a Maxipoo, il miglior ragazzo che una ragazza possa desiderare. Grazie per avermi fatto sorridere in questi ultimi 14 anni. Mi mancano il tuo amore e gli abbracci, ci mancherai. Riposa in pace tesoro», ha scritto in un tenero messaggio la giovane, oggi 20 anni, che si sta facendo conoscere come modella.

Il cucciolo dagli occhi di colore diversoIl cucciolo aveva gli occhi di colore diverso, come il suo proprietario. Una particolarità che lo rendeva ancora più «speciale», dovuta a un disturbo chiamato eterocromia che, nella maggior parte dei casi, fortunatamente non comporta conseguenze o danni per la salute.

Un pugno per una ragazza

Il «divo dagli occhi bicolore» (uno azzurro e uno marrone, quasi nero) deve — invece — una delle caratteristiche che hanno contribuito a esaltarne la già spiccata personalità non a delle lenti a contatto colorate, ma a un pugno ricevuto da adolescente, che lo portò a essere affetto da midriasi permanente, una malattia conseguente a traumi diretti sull’occhio. Gli occhi del Duca Bianco, dunque, non erano davvero bicolore, ma così apparivano. Nella primavera del 1962, il 15enne Bowie, ebbe una lite con il suo compagno di scuola – e, più tardi, partner artistico – George Underwood, dovuta a una ragazza (Carol Goldsmith). Underwood colpì Bowie sull’occhio sinistro che venne salvato dai medici, nonostante l’unghia di Underwood avesse scalfito la superficie del bulbo oculare di Bowie, paralizzando in modo permanente i muscoli che contraggono l’iride. «Quando guido non vedo le auto che vengono verso di me, le vedo solo diventare più grosse», raccontò ad esempio l’artista in seguito, come si legge sull’Independent.

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