«È scomparsa tra le braccia del suo custode e amico di sempre André Bauma», si legge nel post di addio pubblicato su Facebook dal Virunga National Park in Congo.

Addio a Ndakasi, la gorilla di montagna famosa per essere stata fotografata in un «selfie» del suo custode. L’animale, 14 anni, è scomparso nel parco dei Virunga, nell’est della Repubblica democratica del Congo, il 26 settembre scorso dopo una lunga malattia, ma la notizia è stata divulgata dal parco solo questa settimana. «È con profonda tristezza che Virunga annuncia la morte dell’amata gorilla di montagna, curata dal Centro Senkwekwe del Parco per più di un decennio. Se ne è andata tra le braccia amorevoli del suo custode e amico di sempre, André Bauma». Un messaggio accompagnato da un’immagine che mostra gli ultimi istanti dell’animale, stretto tra le braccia del suo custode, in una posa che ricorda la «Pietà» di Michelangelo.

«Orgoglioso di dire che è stata mia amica»

Il Centro Senkekwe, situato all’interno del parco patrimonio Unesco dal 1979 (e decretato in pericolo dal 1994), è l’unica struttura al mondo che si prende cura dei gorilla di montagna rimasti orfani. Bauma si è occupato di Ndakasi dal 2007: all’epoca l’animale aveva due mesi e aveva appena perso la madre, uccisa dai bracconieri. «È stato un privilegio sostenere una creatura così amorevole, soprattutto conoscendo il trauma che aveva subito in tenera età. Sono stati la natura dolce e l’intelligenza di Ndakasi che mi hanno aiutato a capire la connessione tra gli umani e le grandi scimmie, e il motivo per cui dovremmo fare tutto ciò che è in nostro potere per proteggerli», ha detto il custode. «L’ho amata come una bambina, mi ha fatto sorridere ogni volta che ho interagito con lei. Mancherà a tutti noi, ma saremo sempre grati alla ricchezza che ha portato nelle nostre vite. Sono orgoglioso di dire che è stata mia amica».

La storia del selfie

Ndakasi è stata protagonista di diversi programmi televisivi e film, tra cui un documentario chiamato «Virunga», ma è stato appunto lo scatto del 2019 a renderla famosa in tutto il mondo. Nell’immagine, è raffigurata accanto a un’altra femmina di gorilla, Ndeze, entrambe a proprio agio davanti all’obiettivo fotografico. Uno scatto che — come raccontato dal ranger che lo ha realizzato — «è nato per caso. Stavo utilizzando il mio cellulare quando alle mie spalle ho notato i due animali che stavano imitando i miei movimenti e così ho scattato la foto con loro», ha detto parlando al Guardian. Quando vivono a stretto contatto con l’uomo sin dalla più giovane età, «i gorilla imparano a imitare alla perfezione gli uomini che si prendono cura di loro e con i quali giocano diverse ore al giorno», ha aggiunto Shamavu. «Noi che ci prendiamo cura dei gorilla orfani siamo parte della stessa famiglia. Sanno che siamo le loro mamme e anche loro amici», aveva aggiunto Bauma, augurandosi che lo scatto aiutasse a sensibilizzare molti sulla salvaguardia della specie (Gorilla beringei beringei) . I gorilla di montagna rimangono nella lista degli animali a rischio di estinzione, ma la loro popolazione ha ripreso a crescere: il ministero del Turismo e dell’Ambiente dell’Uganda ha reso noto che la locale popolazione è cresciuta nell’ultimo decennio, passando dai 400 esemplari del 2011, ai 459 censiti nell’ultimo studio condotto nel 2018. Con questa sessantina di gorilla in più, il totale degli esemplari noti della specie sale a 1.063, diffusi nell’area transfrontaliera dei vulcani Virunga, al confine fra Repubblica democratica del Congo, Ruanda e Uganda

Dal web

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