Con il nuovo dpcm che entra in vigore domani scatteranno diverse limitazioni per gli spostamenti, sia per chi si trova in zona gialla sia per chi vive nelle zone ad alto rischio, arancioni e rosse. Le uscite sono permesse per motivi di lavoro, salute o necessità. L’accudimento degli animali domestici rientra appunto tra le ragioni di necessità o salute.
POLITICA ITALIANA 5 NOVEMBRE 2020 18:43di Annalisa Cangemi

Con il nuovo dpcm, che contiene misure anti Covid più stringenti per tentare di contrastare la pandemia, ci sono nuove norme anche per chi possiede animali domestici. Il decreto entrerà in vigore da domani, 6 novembre, e sarà valido fino al prossimo 3 dicembre. L’Italia come sappiamo è stata divisa in tre fasce di rischio, con Regioni gialle (cioè a rischio moderato), arancioni (rischio alto), e rosse (rischio massimo). Il meccanismo in base al quale una Regione passa da una categoria all’altra è automatico, e viene stabilito in base a 21 parametri scientifici, tra cui l’Rt, il numero di tamponi, e il numero di posti letto in ospedale.

Nelle Regioni con un rischio più alto ci sarà un periodo di lockdown, sul modello di quello di marzo-aprile, ma con una formula light: ci saranno per esempio le scuole aperte, dall’infanzia alla prima media. Ma gli spostamenti saranno comunque soggetti a restrizioni. In tutta Italia scatterà da domani il coprifuoco notturno dalle 22 alle 5, e sarà vietato spostarsi tra Regioni rosse o arancioni. Per le uscite in questi casi sarà necessario avere con sé l’autocertificazione, scaricabile dal sito del Viminale. Nelle zone rosse in particolare si può uscire da casa solo per motivi di necessità, lavoro, o salute. E per esempio portar fuori il cane e accudirlo rientra tra i motivi si necessità o salute, purché ovviamente si indossi la mascherina per strada. Il proprietario di un animale domestico potrebbe comunque aver bisogno di recarsi in un comune vicino, magari per una visita da uno specifico veterinario (si ricorda che gli studi medico-veterinari rimangono aperti).

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Per chi possiede animali domestici è bene tenere a mente alcune regole. La Lav, la Lega Anti Vivisezione, ha pubblicato sul suo sito delle FAQ, le domande-risposte più comuni, alla luce del nuovo dpcm varato dal governo. Ne abbiamo raccolte alcune.

Qual è il modulo di autodichiarazione da compilare? Si può compilare il modello del ministero dell’Interno da compilare adattando queste indicazioni (facsimile) per chi negli del coprifuoco o per andare in altri Comuni in zona arancione o rossa ha effettivamente bisogno di spostarsi per indifferibili attività di tutela degli animali che, se non svolte, causerebbero maltrattamento agli animali stessi, pregiudicandone lo stato di salute o la vita. Si tratta, spiega la Lav, di una dichiarazione personale, compilata sotto la propria responsabilità, consci che dichiarazioni mendaci al pubblico ufficiale sono sanzionate in base all’articolo 495 del Codice penale.
Posso portare fuori il cane? Sì, esattamente come facevamo nei mesi di lockdown nazionale. Solo negli orari notturni sottoposti a limitazioni, ci sarà bisogno di portare l’autodichiarazione in tutto il territorio nazionale-
I negozi di cibo per animali sono aperti? Sì. Nel testo del dpcm all’articolo 3 comma 4 lettera b) vengono considerati di “prima necessità” come specificato nell’allegato 23 “Commercio al dettaglio” dove si legge “Commercio al dettaglio di animali domestici” e di “alimenti per animali domestici in esercizi specializzati”. Nella zona rossa rimangono ovviamente aperti i negozi di generi alimentari e i supermercati, e lo stesso principio vale per i negozi di cibo per animali.
Devo far visitare o operare il mio cane o il mio gatto da un medico veterinario. Posso portarlo? Sì. Se si va in altro Comune trovandosi in una Regione considerata a rischio alto, si dovrà portare con sé l’autodichiarazione e l’attestazione del medico veterinario sulla necessità dell’intervento. È comunque sempre bene farsi trasmettere un certificato dal veterinario e portarlo con sé insieme all’autocertificazione. Gli studi medico-veterinari rimangono ovviamente aperti.
Chi si prende cura di un animale il cui proprietario viene ricoverato per il Covid-19 o non può uscire di casa? Gli animali domestici continueranno possono e devono continuare a essere regolarmente accuditi da conviventi e parenti; e se questi non fossero disponibili per qualsiasi motivo, o si trovassero costretti in isolamento, vanno presi accordi in anticipo con vicini o amici, dog e cat sitter, che possono essere incaricati, per iscritto, e lasciando loro registrazione anagrafica e libretto vaccinazioni, nel rispetto delle generali norme sugli spostamenti e igienico sanitarie. In caso di impossibilità di accudimento, ricorda sempre la Lav, è assolutamente necessario avvisare il Servizio veterinario pubblico e/o la Polizia Locale, informandoli della presenza degli animali presso l’abitazione del ricoverato. Ai sensi della Circolare del Ministero della Salute del 12 marzo 2020 le pensioni per animali, equiparabili a canili e gattili, tanto più in questo momento di emergenza, possono svolgere “le attività di accudimento e gestione degli animali”. Circolare sostituita dalla Circolare dell’8 aprile 2020, che conferma le precedenti.
Posso portare a fare una passeggiata il cane di una persona positiva al Covid o portare il suo gatto dal veterinario? Si, seguendo le ‘Linee guida gestione animali da compagnia – Ministero della Salute – 17 aprile 2020′. Si consiglia come approfondimento il ‘Rapporto Istituto Superiore di Sanità – Animali da compagnia e Sars-CoV-2: cosa occorre sapere, come occorre comportarsi’.
Il mio cane o il mio gatto hanno bisogno di cibo veterinario specifico, ma non lo trovo nel mio Comune. Posso acquistarlo in un altro? Sì, con modulo di autodichiarazione per andare in altri Comuni laddove DPCM e/o Ordinanze prevedono dei divieti generali e certificato veterinario che attesta la necessità. Ricorda che l’autodichiarazione è personale, compilata sotto la propria responsabilità, consci che dichiarazioni mendaci al pubblico ufficiale sono sanzionate in base all’articolo 495 del Codice penale.
Sono volontaria in un canile che si trova in un altro Comune. Posso raggiungere il canile? Sì, anche se ti trovi in una Regione arancione o rossa. Consigliamo di farlo su richiesta scritta del responsabile della struttura che specifica la necessità della tua presenza (nei giorni … dalle ore … alle ore …) con l’apposita autodichiarazione.
Devo portare un cane in un’altra Regione alla famiglia che lo ha adottato. Lo posso fare? Gli spostamenti consentiti sono solo tra Regioni gialle. È possibile comunque attraversare una Regione rossa o arancione se serve per raggiungere un altro territorio a rischio moderato. In questo caso, a parte l’autodichiarazione, la Lav consiglia di avere una attestazione del medico veterinario che certifica la necessità, per il benessere dell’animale, della nuova sistemazione.
L’accudimento degli animali nelle strutture di ricovero deve essere garantito? Sì, è un’attività indispensabile per garantirne le condizioni di sopravvivenza.
In queste settimane di emergenza per il coronavirus, il Servizio Veterinario Pubblico è tenuto a garantire le sterilizzazioni di cani e gatti liberi sul territorio?  Sì: al diritto/dovere che hanno le associazioni e i volontari, di continuare a provvedere al benessere e alla salute degli animali, corrisponde, il dovere per le ASL di assicurare la cura e l’intervento, nell’attuale emergenza sanitaria, anche mediante il controllo delle nascite.
In questo periodo di pandemia, se si perde un cane o un gatto o ne viene trovato uno per strada, cosa si può fare? Sia che si perda o si ritrovi un animale, va fatta denuncia di smarrimento o ritrovamento alla Polizia locale e questa diventerà il documento che serve a comprovare la necessità di una ricerca o di uno spostamento necessario alla miglior sistemazione possibile dell’animale, anche se temporanea, sempre nel rispetto delle precauzioni igienico sanitarie (significa da soli, e con mascherina) e con autodichiarazione spostamenti in Regioni a rischio e per uscite dalle 22 alle 5. Vanno inoltre allertati canili/gattili di zona, e l’Asl veterinaria.
Il dog/cat sitter può continuare a lavorare? Le attività professionali per il benessere degli animali non hanno specifiche limitazioni con il nuovo dpcm. Oltre all’autocertificazione per eventuali spostamenti in orari notturni o perché si è in Regioni rosse o arancioni, si consiglia di portare una dichiarazione delle persone che pagano per il servizio e possono quindi attestare la finalità dello spostamento. Vale lo stesso per l’asilo per cani, non ha limitazioni nella sua attività. Inoltre, se si porta il cane andando al lavoro e lo si riprende tornando dal lavoro, nello stesso tragitto, l’uscita è già giustificata per ragioni di lavoro.
Le toelettature per cani sono aperte? Non sono citate esplicitamente negli allegati al dpcm, non viene indicato se sono  chiuse o aperte. In attesa di uno specifico chiarimento possibile da parte di governo o Regioni, dovrebbero essere aperte come lo sono anche parrucchieri e barbieri nelle zone rosse (a differenza dei centri estetici, che invece chiudono).

dal web

il fido custode, sepolture e cremazioni per animali d’affezione