camillo marina militareLa Marina Militare italiana è stata colpita da un grave lutto: Camillo che da qualche anno era entrato a far parte come membro effettivo dell’equipaggio della portaerei Cavour è venuto a mancare.

Il cagnolone sarebbe morto di vecchiaia nei giorni scorsi. La Marina Militare ha deciso di rendergli omaggio utilizzando le parole finali del film “Io e Marley“, per augurargli un buon viaggio verso l’aldilà: “Un cane non se ne fa niente di macchine costose, case grandi o vestiti firmati. A un cane non importa se sei ricco o povero, brillante o imbranato, intelligente o stupido… Se gli dai il tuo cuore, lui ti darà il suo”.

Qualche anno fa, Camillo, che viveva come cane libero a La Spezia, era salito a bordo della nave, probabilmente spinto dalla curiosità.

Il cagnolone aveva immediatamente fatto amicizia con i membri dell’equipaggio che da quel momento in poi hanno deciso di prendersi cura di lui.

Camillo è entrato a far parte a tutti gli effetti dell’equipaggio, quando la Cavour è stata trasferita da La Spezia alla base navale Mar Grande di Taranto. A bordo della contraerei aveva la sua cuccia e i suoi colleghi lo avevano soprannominato “secondo capo scelto”.

Quando la nave usciva in mare aperto, il cane attendeva pazientemente in banchina il suo rientro. Quando i suoi colleghi della marina erano impegnati in missione o in esercitazione, lui restava a terra e si spostava all’interno della base o saliva sulle altre navi.

I marinai gli così affezionati a lui da confezionargli anche un solino, che solitamente i marinai portano sulle spalle. La sua morte ha colpito tutti, anche coloro che lo avevano conosciuto per poco tempo.

La proposta dei suoi colleghi umani

“Eri la prima cosa che vedevamo quando tornavamo, con te capivamo di essere a casa. Buon viaggio fedele compagno di tante giornate di lavoro a bordo, nei miei 3 anni di Cavour mi hai lasciato un ricordo indelebile, ti voglio tanto bene amico mio, spero di rivederti un giorno lassù” ha commentato uno dei membri dell’equipaggio della Cavour.

“Camillo è stato un balsamo per la mia anima durante gli 8 anni di mia permanenza a bordo del Cavour, a migliaia di km di distanza dai miei affetti, è stato un compagno fedele nelle lunghe giornate di guardia, ho condiviso con lui tutto il mio periodo Tarantino. La sua dipartita mi spezza il cuore, buon ponte amico mio” ha commentato un altro marinaio.

Ma sono stati veramente tanti i messaggi di dolore che hanno accompagnato l’annuncio della scomparsa di Camillo. Così come sono tanti gli aneddoti raccontati da chi lo ha conosciuto.  Tra i tanti commenti c’è anche chi ha lanciato un appello per tenere le sue ceneri all’interno della base, per permettergli di restare insieme al resto dell’equipaggio.

Dal web 

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