“Inutile nascondercelo l’avvelenamento sistematico è oramai da nord a sud Italia un mezzo di contenimento del randagismo, la cosa grave è il silenzio del governo al quale chiediamo pene più severe”

“Quella appena terminata con la Pasqua (e anche i giorni successivi fino ad oggi) viene definita la settimana di passione, bene per i cani di mezza Italia è stata una vera e propria via crucis – scrive l’AIDAA in un Comunicato – a causa dei bocconi avvelenati, oltre 600 i cani avvelenati nei giorni precedenti e successivi alla Pasqua e di questi almeno 140 sono morti, basta dare una scorsa alla rassegna stampa quotidiana di google per rendersi conto che è lunghissimo l’elenco delle località in cui in questi ultimi dieci giorni sono stati avvelenati i cani: si va dall’avvelenamento collettivo di Durazzano nel sannio, a Locate in provincia di Varese, passando da Ravenna dove i bocconi hanno ucciso un cane che era l’unica compagnia di un signore anziano e cieco, passando da Rovigo, Ardea, la Liguria, per poi finire con le stragi quotidiane in Sicilia e Sardegna e Calabria, un vero e proprio calvario che è costato in pochi giorni la vita a oltre 140 cani sui seicento avvelenati e che fanno salire il numero complessivo dei cani avvelenati da inizio anno a oltre 45.000.”

Inutile nascondercelo l’avvelenamento sistematico è oramai da nord a sud Italia un mezzo di contenimento del randagismo, la cosa grave è il silenzio del governo al quale chiediamo pene più severe- dice sconsolato il presidente di AIDAA Lorenzo Croce- ma che invece pare far finta di nulla di fronte a una strage di proporzioni immani, forse si sveglieranno quando i bocconi avvelenati li ingoierà qualche bimbo, allora state certi che ci sarà la rivolta delle vestali”.

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